Ricordo sempre con emozione l’8 aprile del 1988 quando, timbrato il mio foglio di congedo militare alle ore 12.00 presso gli Uffici Comunali allora preposti in Treviso, venni ricevuto, su convocazione dello Stesso, dall’Arch. Giovanni Barbin che mi propose la prima collaborazione rilevante post-laurea della mia carriera.
Dopo un attenta disamina di ciò che erano le mie conoscenze in materia e un approfondimento su quanto gli potessi essere utile nella stesura del progetto di ricomposizione di ben 11.000 mc di edifici esistenti in Conegliano, mi affidò l’incarico dell’analisi del degrado di tutti gli edifici e di discutere con la competente Soprintendenza la ricomposizione formale di tutte le facciate interessate a questo intervento.
Dopo un attento lavoro di analisi e preparazione del tutto, di qui i miei schizzi originali, il progetto definitivo venne siglato dall’Arch. Giovanni Barbin e approvato sia dalla Soprintendenza ai Monumenti di Venezia, sia dall’Amministrazione Comunale di Conegliano nell’arco di soli sette mesi; successive altre volontà della Committenza non portarono alla realizzazione dell’intero progetto.
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